Quando ero felice scrivevo poesie brevi
andavo a capo in un respiro e mi lasciavo dietro spazi
–in levare
danze di sospiri che solo tu potevi leggere.
Quando ero felice piroettavo su per le scale e tessevo le mie vene in attesa di vederti.
Quando ero felice non avevo le risposte ed ero la luce del primo mattino,
danzavo nuda davanti ai quadri e cadevo nelle tempeste,
–in ginocchio.
Mi carezzavo dentro e tu scorrevi lento e cadenzato,
e poi sei scivolato
via
lontano.
In tutte le vite che ho vissuto.
Quando ero felice, incurante e stesa
su lamenti infranti,
su tappeti di schegge,
dove il sangue riluceva e scriveva di manie,
ti aspettavo.
E tu.
Tu.
Sei naufragato
via
in un oceano di silenzi.
E io
dentro
una stanza allagata.